Sviluppi sociali, politici e giuridici conducono a nuove sfide per
la giustizia. L'esame da parte di una Commissione di esperti ha mostrato
che i due Tribunali cantonali svolgono un buon lavoro. In diversi punti
sono però possibili e opportuni dei miglioramenti. Il Governo ha
autorizzato il Dipartimento di giustizia, polizia e sanità ad avviare la
consultazione relativa alla riforma della giustizia.
La riforma della giustizia proposta ha quale obiettivo la creazione
e il mantenimento a livello cantonale di una giustizia efficace e
prossima al cittadino. Punti importanti sono la garanzia della qualità e
un'organizzazione razionale ed economica. Ogni cittadino ha interesse
che le controversie giuridiche possano venire evase con un onere di
tempo e finanziario ragionevole.
Un primo punto principale del miglioramento dell'organizzazione
giudiziaria cantonale riguarda la configurazione della carica di giudice
nei due Tribunali cantonali. Secondo la proposta della Commissione di
esperti in futuro non dovranno più esservi giudici a titolo accessorio;
tutti i giudici cantonali saranno a titolo di novità attivi a tempo
pieno o a titolo principale. Ciò porta a migliori condizioni quadro per
una buona ed efficiente attività giudiziaria e rafforza l'indipendenza
della giustizia. La modifica si impone tanto più che gli sviluppi
odierni e futuri limiteranno fortemente i vantaggi della carica a titolo
accessorio.
Un secondo motivo principale interessa la questione della fusione
del Tribunale cantonale e del Tribunale amministrativo in un Tribunale
d'appello cantonale. La maggioranza della Commissione di esperti si dice
favorevole a una fusione, qualora l'unificazione dei due Tribunali in un
solo spazio consenta notevoli risparmi. I due Tribunali respingono in
generale una fusione. Il Governo non si è ancora espresso sulla
questione della fusione.
La riforma della giustizia include inoltre i seguenti punti:
- regolamentazione dello status dei giudici cantonali per quanto
riguarda i requisiti di eleggibilità, le attività accessorie e la
vigilanza;
- organizzazione più flessibile del Tribunale;
- rafforzamento della giustizia quale terzo potere statale, in
particolare rispetto al Parlamento e al Governo;
- misure per il contenimento delle spese e per l'accelerazione delle
procedure;
- attuazione delle direttive della Costituzione cantonale
nell'ambito della giustizia.
Il riesame dei Tribunali cantonali è stato richiesto da una mozione
approvata all'unanimità dal Gran Consiglio nel 2000. Inoltre il Governo
deve sottoporre al Parlamento un rapporto e una proposta riguardo alla
futura configurazione del Tribunale cantonale e di quello
amministrativo. Lo scorso anno ha incaricato una Commissione di esperti,
presieduta dal Consigliere di Stato Martin Schmid, di elaborare relative
proposte. La Commissione di esperti ha concluso il proprio lavoro
quest'estate.
Indicazione: potete scaricare la documentazione di consultazione
dalla Homepage del Dipartimento (
www.jpsd.gr.ch)
oppure richiederla in
forma cartacea al segretariato (081 257 25 16).
Persona di riferimento: Consigliere di Stato Martin Schmid,
Direttore del Dipartimento di giustizia, polizia e sanità, tel. 081 257
25 01.
Organo: Governo
Fonte: it Cancelleria dello Stato