Charlotte Schütt è stata nominata responsabile del marketing
culturale dell'Ufficio della cultura e assumerà la sua funzione il 1°
marzo 2005. Al centro del suo lavoro vi sono la pianificazione e
l'attuazione del nucleo di sviluppo "marketing culturale" decretato dal
Governo. In questo ambito dovrà venire introdotto un sottomarchio di
"graubünden" specifico per la cultura e dovranno essere sviluppati in
modo mirato canali di diffusione per attività culturali nei Grigioni. Al
contempo Charlotte Schütt sostiene i tre musei cantonali nel loro lavoro
di marketing e di PR.
La 47enne, geografa diplomata e museologa, dispone di vasta
esperienza in diversi ambiti culturali che costituiscono ottime
qualifiche per il nuovo posto. Nel Museo all'aperto del Ballenberg ha
raccolto le prime esperienze, dove in un periodo di forte ampliamento è
stata corresponsabile di diversi progetti, come esposizioni,
pubblicazioni, la concezione e la realizzazione di manifestazioni,
nonché delle relazioni pubbliche. Dal 1989 Charlotte Schütt ha lavorato
presso il Centro svizzero del cinema (oggi: "Swiss Films"), un centro
per la promozione del cinema svizzero in Svizzera e all'estero. In
questa funzione ha acquisito vaste esperienze nel marketing culturale e
ha partecipato in modo importante a numerosi nuovi progetti, tra cui
anche il Premio del cinema svizzero. Da quasi quattro anni dirige il
"Mühlerama" di Zurigo, un museo molto apprezzato dalla popolazione che
mostra un mulino per cereali paleoindustriale ed esposizioni temporanee
sulla tavola e sulla cultura quotidiana.
Dalla fine degli anni Ottanta Charlotte Schütt è strettamente legata
ai Grigioni e conosce bene il Cantone e la sua cultura. Per molti anni
ha vissuto a Malans e a Coira, e in questo periodo ha fatto parte di
diverse associazioni culturali. Tra l'altro ha realizzato l'ufficio
dell'associazione Musei Grigioni, della quale è tuttora vicepresidente.
Per informazioni
Flavia Kippele, responsabile dell'Ufficio della cultura, Tel. 081
257 27 17
Organo: Dipartimento dell'educazione, della cultura e della
protezione dell'ambiente
Fonte: it Dipartimento dell'educazione, della cultura e della
protezione dell'ambiente