Recentemente, in occasione di una seduta durata mezza giornata, la
Commissione per la sanità e la politica sociale (CSPS) ha discusso in
via preliminare a destinazione del Gran Consiglio il messaggio del
Governo relativo alla revisione parziale della legge sull'assicurazione
malattie e la riduzione dei premi (LAMRP). Alla seduta ha partecipato
anche la Consigliera di Stato Barbara Janom Steiner.
L'oggetto della revisione parziale è costituito dall'introduzione di
un programma di screening mammografico per la diagnosi precoce del
tumore al seno conformemente alle prescrizioni della Confederazione. In
Svizzera, il cancro al seno rappresenta la malattia tumorale più
frequente ed è anche il tumore che causa più decessi tra le donne, in
particolare quelle di età compresa tra i 50 e i 69 anni. Attualmente
viene effettuato solo un cosiddetto screening opportunistico su
richiesta o raccomandazione del medico o del ginecologo, che prescrive
alla donna una mammografia di diagnosi precoce presso un istituto di
radiologia. Lo screening opportunistico viene sovente dichiarato quale
esame diagnostico e non quale esame preventivo, ciò affinché
l'assicurazione obbligatoria contro le malattie si assuma le relative
spese. Per contro, in caso di screening organizzato, il cosiddetto
screening mammografico, tutte le donne di età compresa tra i 50 e i 69
anni vengono invitate per iscritto ogni due anni a sottoporsi a una
mammografia nell'ambito di esami in serie di qualità controllata. Le
relative spese vanno assunte dall'assicurazione obbligatoria contro le
malattie, la prestazione è esente da franchigia e le donne che
partecipano al programma devono assumersi unicamente l'aliquota
percentuale pari al dieci percento. Per raggiungere i più alti livelli
possibili di accettazione e partecipazione, sia nel Grigioni
settentrionale che nel Grigioni meridionale almeno un istituto di
radiologia dovrà effettuare screening mammografici.
Una commissione dell'Organizzazione mondiale della sanità OMS
quantifica i benefici degli esami mammografici effettuati in serie in
una riduzione della mortalità compresa tra il 15 e il 35 percento nelle
donne tra i 50 e i 70 anni. Nel valutare l'efficacia dei programmi di
screening mammografico vanno però considerati, oltre alla riduzione del
tasso di mortalità, anche altri effetti positivi di un simile programma:
la riduzione della percentuale di tumori in stadio avanzato e quindi la
riduzione del numero di grandi interventi, chemioterapie intensive e
radioterapie estese possono ridurre la sofferenza delle donne
interessate. I citati effetti dello screening mammografico hanno anche
un influsso positivo sui costi della salute.
La Commissione per la sanità e la politica sociale raccomanda al
Gran Consiglio di accogliere il progetto, permettendo in tal modo alle
donne del Cantone dei Grigioni una diagnosi precoce di un eventuale
tumore al seno. Le donne colpite da tumore al seno avrebbero così la
prospettiva di doversi sottoporre a trattamenti meno invasivi e di
maggiori possibilità di guarigione. Per la Commissione è tuttavia
importante che il programma sia facoltativo e che nessuna donna si senta
costretta a parteciparvi. L'affare verrà discusso dal Gran Consiglio
nella sessione di agosto.
Persona di riferimento:
Carlo Portner, presidente della Commissione per la sanità e la
politica sociale, tel. 081 253 66 55
Organo: Commissione per la sanità e la politica sociale
Fonte: it Commissione per la sanità e la politica sociale