La nuova legge scolastica approda in Gran Consiglio
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Il Governo grigionese ha licenziato il messaggio relativo alla revisione totale della legge per le scuole popolari del Cantone dei Grigioni (legge scolastica). Con la revisione totale, la legislazione scolastica viene totalmente rielaborata nella forma e nel contenuto. Si intende così creare una base grazie alla quale la scuola popolare grigionese potrà affrontare in modo adeguato ai tempi e alla situazione anche le sfide future. Il dibattito in Gran Consiglio è previsto per la sessione di ottobre 2011.
La legislazione scolastica vigente si basa essenzialmente sulla legge scolastica del 19 novembre 1961. Nel corso dei decenni, questa legge è stata completata da una moltitudine di nuove ordinanze, divenendo poco chiara. Nonostante numerose revisioni parziali e una revisione totale formale nel 2000, in numerosi settori l'attuale legislazione scolastica non è più in grado di far fronte alle sfide della quotidianità scolastica.
Con la prevista revisione totale, la legislazione scolastica viene completamente rielaborata per quanto riguarda forma e contenuto e viene posta su una nuova base. La legge sulle scuole dell'infanzia e il settore della pedagogia specializzata della legge sugli andicappati vengono integrati nella legge scolastica. Si intende inoltre disciplinare le competenze nel settore della scuola popolare secondo la nuova Costituzione cantonale, in modo da agevolare futuri sviluppi nel settore della collaborazione tra Cantone e comuni.
Il Governo ha tenuto conto, nel disegno di legge licenziato, delle prese di posizione presentate nell'ambito della procedura di consultazione. Una rielaborazione supplementare del progetto di legge inviato in consultazione si è resa necessaria in seguito al rifiuto espresso dal Popolo in merito ad "Harmos" (adesione all'Accordo intercantonale sull'armonizzazione della scuola obbligatoria), nonché alla "NPC grigionese" (nuova impostazione della perequazione finanziaria e della ripartizione dei compiti tra Cantone e comuni).
Le principali novità nei diversi settori:
- Introduzione di blocchi orari: nella scuola dell'infanzia biennale, che continuerà a essere facoltativa, come pure nella scuola elementare, al mattino le lezioni si svolgeranno secondo blocchi orari. Questi ultimi assicurano lezioni continuate oppure un'assistenza gratuita ai bambini per almeno tre ore consecutive (nella scuola dell'infanzia), rispettivamente quattro lezioni consecutive (nella scuola elementare).
- Offerta di strutture diurne adeguata al bisogno: in presenza di una richiesta in tal senso, gli enti scolastici sono tenuti a garantire un'offerta di strutture diurne adeguata al bisogno. Gli enti scolastici possono richiedere una partecipazione finanziaria ai genitori che fanno uso di questa offerta.
- 39 settimane di scuola: il volume d'insegnamento di 38 settimane di scuola viene ora distribuito su 39 settimane. In questo modo si riduce il numero di lezioni settimanali. Inoltre, la durata delle lezioni viene ridotta dagli attuali 50 a 45 minuti.
- Provvedimenti integrativi di pedagogia specializzata: di principio, gli allievi bisognosi di educazione speciale seguono le lezioni della scuola o della classe regolare. In casi motivati, l'istruzione scolastica, l'assistenza e il sostegno con provvedimenti di pedagogia specializzata possono però anche avvenire secondo criteri parzialmente integrativi, nell'ambito di un insegnamento a gruppi o individuale, oppure separativi, in sezioni o strutture per l'istruzione scolastica speciale.
- Regolamentazione delle competenze secondo la nuova Costituzione cantonale: tutti i principali ambiti normativi della scuola popolare e della scuola dell'infanzia sono ancorati a livello di legge (obiettivi, organizzazione, autorità, stipendio degli insegnanti, finanziamento, ecc.) e vengono disciplinati dal Parlamento. Nei limiti della propria competenza esecutiva, il Governo emana le necessarie regolamentazioni di dettaglio.
- Stipendi degli insegnanti: gli stipendi degli insegnanti vengono allineati al livello degli stipendi di Cantoni paragonabili. Si considera anche il fatto che con la nuova legge scolastica vengono ridotti la durata delle lezioni e il numero delle stesse (da 30 a 29) per un impiego a tempo pieno. Questo allineamento vuole anche contribuire a evitare una carenza di insegnanti nel Cantone dei Grigioni.
- Come finora, il materiale didattico viene pubblicato nelle lingue tedesco, italiano e rumantsch grischun. A titolo di novità, il materiale didattico definito come obbligatorio sarà però edito anche negli idiomi romanci. Secondo il Governo, per motivi giuridici la misura di risparmio decisa nel 2003 dal Gran Consiglio non può più essere sostenuta.
Vengono mantenuti diversi settori
Nei settori seguenti, il progetto mantiene la situazione attuale:
- Scuola dell'infanzia: il Cantone dei Grigioni non introduce l'obbligatorietà della scuola dell'infanzia. Tuttavia, a seguito delle reazioni giunte durante la procedura di consultazione, l'attuale legge sulle scuole dell'infanzia viene integrata nella legge scolastica.
- Ammissione alla scuola: la scolarizzazione dei bambini avviene come finora a sette anni.
- Finanziamento: l'attuale modello di finanziamento della scuola viene mantenuto. La scuola popolare viene finanziata insieme dai comuni e dal Cantone. Il Cantone verserà anche in futuro ai comuni dei contributi forfetari per l'attività scolastica ordinaria.
- Valori fondamentali della scuola popolare: la scuola popolare viene gestita dall'ente pubblico e trasmette ai suoi allievi una solida formazione di base. Essa rimane ancorata nei comuni e rimane fedele alle strutture scolastiche ormai collaudate. Il Cantone si occupa di garantire la qualità, formula obiettivi unitari nei programmi didattici e prescrizioni relative allo stipendio degli insegnanti.
Conseguenze finanziarie
Le novità introdotte dalla revisione totale porteranno a costi netti supplementari per circa 4,5 milioni di franchi all'anno complessivi. Di questi, circa 2 milioni saranno a carico del Cantone e 2,5 milioni a carico degli enti scolastici dei comuni.
Si prevede di attuare la nuova legge scolastica a partire dall'anno scolastico 2012/2013; le novità andranno però introdotte gradualmente.
Persone di riferimento:
- Consigliere di Stato Martin Jäger, Direttore del Dipartimento dell'educazione, cultura e protezione dell'ambiente, tel. 081 257 27 01
- Dany Bazzell, capo dell'Ufficio per la scuola popolare e lo sport, tel. 081 257 27 50
Organo: Governo
Fonte: it Cancelleria dello Stato dei Grigioni
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