Il Governo sottopone al Gran Consiglio il messaggio relativo a una revisione parziale della legge sui diritti politici nel Cantone dei Grigioni. Le modalità di ricorso contro le spiegazioni sulle votazioni cantonali andranno ancorate a livello di legge.
Nella sessione di agosto 2013, il Gran Consiglio ha trasmesso al Governo un incarico che richiede che le spiegazioni sulle votazioni cantonali vengano completate con un'indicazione relativa alla possibiltà di presentare ricorso. Le spiegazioni dovrebbero a titolo di novità informare in merito al termine entro il quale è possibile impugnare, con quale mezzo giuridico e dinanzi a quale autorità, le spiegazioni del Gran Consiglio relative a oggetti cantonali in votazione. Siccome non esiste una base giuridica sufficiente per attuare questo incarico, il Governo propone una revisione parziale della legge sui diritti politici. Secondo la proposta di revisione, la competenza per giudicare ricorsi che contengono contestazioni formali o di contenuto contro le spiegazioni sulle votazioni cantonali dovrebbe spettare al Tribunale amministrativo. Dal punto di vista della politica statale e del diritto di Stato, il Tribunale amministrativo è l'unica istanza cantonale che entra in considerazione per questo compito. Si vuole evitare che il Governo debba giudicare il comportamento del Gran Consiglio. Il progetto di legge prevede un termine di tre giorni per il ricorso al Tribunale amministrativo, così come per tutti i ricorsi relativi a votazioni ed elezioni a livello cantonale e federale.
Si può rinunciare all'indicazione dei rimedi giuridici
Secondo il Governo, con il completamento della legge sui diritti politici relativo alla possibilità di presentare ricorso contro le spiegazioni sulle votazioni si può rinunciare a inserire nelle spiegazioni un'indicazione dei rimedi giuridici. A titolo di novità, dalla legge risulta in modo chiaro e comprensibile dinanzi a quale autorità ed entro quale termine è possibile presentare ricorso contro le spiegazioni sulle votazioni cantonali. Per questa ragione, risulta superfluo l'obbligo di indicare i rimedi giuridici anche in tutte le spiegazioni sulle votazioni. Una netta maggioranza delle prese di posizione pervenute nel corso della procedura di consultazione ha condiviso questo parere. Inoltre, una tale regolamentazione cantonale avrebbe conseguenze anche per i comuni. I comuni nel Cantone sarebbero in grande maggioranza tenuti a indicare i rimedi giuridici nelle spiegazioni sulle votazioni comunali. Se un comune volesse evitare di doverlo fare, dovrebbe disciplinare la questione nel diritto comunale. Con il messaggio, al Gran Consiglio viene nuovamente sottoposta la questione relativa al senso e all'opportunità dell'introduzione imperativa di un'indicazione dei rimedi giuridici. Se il Gran Consiglio dovesse confermare la volontà di inserire questa indicazione, la legge sui diritti politici dovrà essere completata con un corrispondente capoverso.
Il Gran Consiglio si occuperà del progetto del Governo nella sessione di aprile 2015. L'entrata in vigore della revisione della legge è prevista per il 1° gennaio 2016.
Persona di riferimento:
Cancelliere Dr. Claudio Riesen, tel. 081 257 22 21, e-mail
Claudio.Riesen@staka.gr.ch
Organo: Governo
Fonte: it Cancelleria dello Stato dei Grigioni