Il 4 gennaio 2021 sono stati somministrati i primi vaccini contro il coronavirus nel Cantone. D'ora in poi team mobili procederanno alla vaccinazione degli ospiti di case per anziani e di cura nei Grigioni. Presumibilmente gli altri gruppi di popolazione potranno sottoporsi alla vaccinazione a partire dalla seconda metà di gennaio. Per poter effettuare campagne di vaccinazione di ampia portata bisognerà aspettare, dato che i Cantoni non sono in grado di influire sulle forniture dei produttori e della Confederazione.
Le prime dosi del vaccino sono arrivate a Coira poco prima di mezzogiorno e sono state prese in consegna da un team mobile. La prima dose di vaccino è stata somministrata a un'ospite di una casa per anziani e di cura di Coira nel pomeriggio del 4 gennaio 2021. Complessivamente lunedì pomeriggio il vaccino è stato somministrato a 25 ospiti dell'istituto nonché a 5 professionisti della salute. Pertanto le prime vaccinazioni nei Grigioni sono state effettuate come previsto.
Team mobili nelle case per anziani e di cura
Ora due team mobili sono attivi in tutto il Cantone per vaccinare gli ospiti nonché il personale delle case per anziani e di cura. L'ordine è stato concordato con le case per anziani e di cura dopo che ciascuna struttura ha valutato le proprie esigenze per quanto riguarda le vaccinazioni. A seguito della disponibilità limitata del vaccino, all'inizio della campagna si procederà a vaccinare persone particolarmente a rischio di età superiore a 75 anni e ospiti di case per anziani e di cura, il personale sanitario a contatto con i pazienti e il personale che presta assistenza a persone particolarmente a rischio.
Compresi la consulenza fornita dal medico riguardo alla vaccinazione e il periodo di riposo di 30 minuti, complessivamente la vaccinazione, che avviene su base volontaria, dura circa 45 minuti. Un team mobile è composto da un medico, da un assistente di studio medico, da un farmacista, da un operatore amministrativo e da un autista.
Elevato onere logistico
Per quanto riguarda il trasporto, lo stoccaggio e la somministrazione, la vaccinazione contro il coronavirus è associata a requisiti complessi; il vaccino viene fornito dall'esercito a un operatore logistico a una temperatura di 80 gradi sotto zero. In frigorifero il vaccino Comirnaty® di Pfizer/BioNTech si conserva solamente per 120 ore. Una volta prelevate dal frigorifero, le dosi del vaccino devono essere somministrate entro 6 ore. Il contenuto di un flacone di vaccino permette di vaccinare cinque persone. Dato l'elevato grado di complessità, attualmente non è possibile farsi vaccinare dal medico di famiglia o in farmacia.
Al momento sono disponibili dosi di vaccino per 1300 persone. Entro la fine di marzo la Confederazione ha assicurato al Cantone dei Grigioni la fornitura di 27 000 dosi di vaccino di Pfizer/BioNTech. Inoltre entro la fine di febbraio la Confederazione dovrebbe fornire ai Grigioni 23 000 dosi del vaccino prodotto da Moderna. Questo vaccino è più semplice da gestire, ma ad oggi non è ancora stato omologato da SwissMedic. Il Cantone non è in grado di influire sulla decisione relativa all'omologazione. Stando alle conoscenze odierne, nel caso ideale entro fine marzo il Cantone avrà a disposizione dosi di vaccino per 25 000 persone. A seconda della situazione questi dati possono cambiare in qualsiasi momento qualora i produttori o la Confederazione dovessero incontrare difficoltà. Per tale ragione il Cantone dei Grigioni rivolge l'appello alla popolazione ad avere pazienza e a continuare a rispettare rigorosamente le regole di comportamento.
Centri di vaccinazione e di test
Durante la seconda metà di gennaio entreranno in funzione nove centri di vaccinazione e di test grazie ai quali sarà possibile vaccinare le altre fasce di popolazione, non appena la Confederazione fornirà quantità di vaccino nettamente maggiori a quelle assicurate finora. Date le rigide disposizioni in materia di stoccaggio del vaccino Pfizer/BioNTech, questo vaccino verrà somministrato negli ospedali regionali più grandi (Davos, Ilanz, Poschiavo, Schiers, Scuol, Thusis). Inoltre sono previsti centri di vaccinazione nel Moesano, a Coira e a St. Moritz. A seguito della disponibilità limitata del vaccino occorre ritenere che vaccinazioni su ampia scala potranno essere effettuate solo a partire da aprile. Per tale ragione per il momento l'attenzione verrà focalizzata su persone con più di 75 anni affette da malattie croniche e quindi esposte ai rischi maggiori. Seguiranno le persone di età compresa tra 65 e 74 anni, le persone con meno di 65 anni e le persone affette da malattie croniche che non sono ancora state vaccinate. A tempo debito queste fasce di popolazione potranno annunciarsi per sottoporsi alla vaccinazione; ciò avverrà in forma elettronica attraverso una piattaforma nazionale, tramite una registrazione online da effettuare in prima persona oppure tramite una hotline telefonica gestita dal Cantone.
Dopo essersi annunciate, le persone che desiderano vaccinarsi riceveranno i rispettivi appuntamenti a seconda della disponibilità del vaccino. Gli appuntamenti verranno assegnati in base ai criteri dell'UFSP (malattie pregresse, fasce di età). Non appena sarà possibile annunciarsi, le informazioni dettagliate saranno pubblicate sul sito web del Cantone (www.gr.ch/coronavirus).
Per poter ridurre il numero dei casi ancora decisamente troppo elevato in tutta la Svizzera, le capacità dei centri di vaccinazione e di test verranno aumentate in misura considerevole. I test a tappetto svolti a metà dicembre del 2020 hanno dimostrato con chiarezza che, oltre al rispetto delle regole in materia di igiene e di distanziamento, testare è il metodo più efficace per ridurre il numero dei casi in maniera duratura fino a quando il vaccino sarà disponibile in quantità sufficienti. Inoltre è in fase di pianificazione un'ulteriore intensificazione dei test nelle imprese e nelle aziende.
Fotografie:
©KFS GR/Mattias Nutt
Informazioni:
Servizio di comunicazione coronavirus del Cantone dei Grigioni, e-mail kfsmedien@amz.gr.ch, tel. +41 79 716 22 95 (esclusivamente per i giornalisti)
Fonte: it Dipartimento di giustizia, sicurezza e sanità