Per migliorare la situazione nel settore della protezione del bestiame nei Grigioni, il Cantone ha emanato delle istruzioni relative alla protezione del bestiame e al programma cantonale che supporta l'uso dei cani da protezione del bestiame. Tali istruzioni permettono di riconoscere e di promuovere cani idonei per proteggere il bestiame indipendentemente dalla loro razza.
Il Cantone dei Grigioni presenta la densità più elevata di lupi a livello nazionale e il numero dei branchi stabili di lupi è in continuo aumento. Di conseguenza la protezione del bestiame diventa un compito sempre più impegnativo. Le prescrizioni della Confederazione non sono più sufficienti per affrontare la situazione attuale in tutti i suoi aspetti. Pertanto il Cantone dei Grigioni ha elaborato delle apposite istruzioni relative alla protezione del bestiame e al programma cantonale che supporta l'uso dei cani da protezione del bestiame. Tali istruzioni sono state elaborate dal Plantahof in collaborazione con l'Ufficio per l'agricoltura e la geoinformazione, l'Ufficio per la sicurezza delle derrate alimentari e la salute degli animali, l'Ufficio per la caccia e la pesca e con il coinvolgimento dell'Ufficio federale dell'ambiente.
Sono ammesse tutte le razze di cani da protezione
Con il programma cantonale che supporta l'uso dei cani da protezione del bestiame viene creata la possibilità per i gestori di far riconoscere dal Cantone anche altri cani idonei per proteggere il bestiame indipendentemente dalla loro razza. Grazie a questo programma essi ricevono mezzi di promozione come i gestori che impiegano cani da protezione ufficiali della Confederazione. La Confederazione esclude dalla sua promozione tutti i cani da protezione che non appartengono alle razze Montagne des Pyrénées o Maremmano-Abruzzese. Tuttavia nel Cantone dei Grigioni già oggi vengono impiegate altre razze di cani. Inoltre la Confederazione non tollera che detentori di animali o gestori di alpi acquistino, allevino o formino in autonomia i loro cani da protezione del bestiame. Molti interessati però vogliono proprio assumersi questa responsabilità individuale. Il Cantone dei Grigioni permette questa partecipazione e sostiene la detenzione di cani da protezione indipendentemente dalla razza e dalla provenienza.
Per beneficiare del sostegno è indispensabile una strategia per la protezione del bestiame per ogni singola azienda che viene elaborata e attuata in collaborazione con il servizio di consulenza per i cani da protezione del bestiame del Plantahof e con la consulenza specialistica per cani da protezione, composta da un team di esperti esterni. In base alle condizioni esistenti in loco vengono definite misure per ciascuna azienda.
Promozione da parte del Cantone e della Confederazione
DIl Cantone sostiene l'attuazione del programma cantonale che supporta l'uso dei cani da protezione del bestiame negli anni tra il 2021 e il 2026 con 2,495 milioni di franchi. La Confederazione si fa carico di una quota pari a 1,052 milioni di franchi. Di questi fondi, 851 000 franchi sono previsti per il servizio di consulenza per i cani da protezione del bestiame, mentre 1,644 milioni di franchi sono destinati al sostegno della detenzione e dell'impiego dei cani da protezione riconosciuti dal Cantone dei Grigioni.
La regolazione dell'effettivo di lupi è un elemento importante della protezione del bestiame
DOltre al personale impiegato in tale settore nei quattro uffici coinvolti, il Cantone dei Grigioni investe una somma notevole al fine di sostenere la protezione del bestiame e i cani da protezione. Tuttavia l'efficacia delle misure di protezione del bestiame viene messa in discussione se al Cantone non vengono messi a disposizione strumenti adeguati per regolare l'effettivo di lupi.
Allegato:
Istruzioni relative alla protezione del bestiame e al programma cantonale che supporta l'uso dei cani da protezione del bestiame
Persona di riferimento:
Consigliere di Stato Marcus Caduff, direttore del Dipartimento dell'economia pubblica e socialità, tel. +41 81 257 23 01, e-mail Marcus.Caduff@dvs.gr.ch
Organo: Governo
Fonte: it Dipartimento dell'economia pubblica e socialità