Per motivi di sicurezza e a seguito di lavori di pulizia della parete rocciosa, la strada del Lucomagno poco prima del passo è completamente chiusa al traffico fino a nuovo avviso.
Nel pomeriggio di domenica 13 giugno 2021 nei pressi della diramazione che porta alla diga, poco prima del passo, si è verificata una caduta di massi. Il punto di distacco si trova circa dieci metri al di sopra della strada. Una massa rocciosa di 150 metri cubi si è staccata dallo strato scistoso in forte pendenza, finendo sulla strada e seppellendola su un tratto lungo dieci metri. Nell'area dalla quale si è staccata la roccia continuano a trovarsi lastre rocciose tuttora in movimento, distaccate e che rischiano di crollare.
Provvedimenti per la messa in sicurezza
Domenica è stata effettuata una prima valutazione. Quest'ultima ha confermato che nella zona di distacco vi è una massa rocciosa con un volume stimato superiore a 1000 metri cubi tuttora in movimento. Questa rischia di crollare e quindi deve essere rimossa prima che la strada possa essere riaperta.
Orari di chiusura
I lavori di pulizia dureranno diversi giorni. Al momento attuale non è ancora stata stabilita la data in cui la strada verrà riaperta. Per motivi di sicurezza la strada del Lucomagno è completamente chiusa al traffico, anche a quello pedonale e ciclistico. Per gli escursionisti e gli appassionati di mountain bike vi è la possibilità di ripiegare su sentieri escursionistici o sulla vecchia strada. La cartina e l'elenco dei cantieri aggiornati con informazioni dettagliate riguardo a lavori e disagi sono disponibili su www.strassen.gr.ch.
Foto:
Foto 1: circa 150 metri cubi di massa rocciosa si sono riversati sulla strada del Lucomagno.
Foto 2: Punto di distacco con massa rocciosa in movimento.
Persone di riferimento:
- Eugen Duff, capo circondario Ilanz, Ufficio tecnico, tel. +41 81 257 68 80, e‑mail Eugen.Duff@tba.gr.ch
- Dumeng Schreich, responsabile di progetto geologia, Ufficio tecnico, tel. +41 81 257 38 30, e‑mail Dumeng.Schreich@tba.gr.ch
Organo: Ufficio tecnico
Fonte: it Cancelleria dello Stato