Il Dipartimento di giustizia, sicurezza e sanità ha commissionato un'analisi economico-aziendale di cinque degli undici ospedali di medicina acuta grigionesi sovvenzionati dall'ente pubblico. L'analisi fornisce a ospedali e comuni le basi decisionali per adeguamenti di economia aziendale e per un orientamento futuro della loro offerta di prestazioni.
Nel Cantone dei Grigioni i comuni sono assegnati a una delle dodici regioni di assistenza sanitaria. Il compito delle regioni di assistenza sanitaria è quello di fornire assistenza alla popolazione tramite fornitori di prestazioni quali ospedali, case per anziani e di cura, servizi Spitex o servizi ambulanza. Conformemente alla legge, il Cantone ha invece il compito di pianificare l'assistenza stazionaria della popolazione e di accordare sussidi per un trattamento medico, una cura e un'assistenza a livello ambulatoriale e stazionario conformi al fabbisogno, appropriati ed economici nella qualità necessaria. Nella pianificazione ospedaliera deve prestare attenzione al fatto che tutta la popolazione del Cantone abbia accesso alle prestazioni ospedaliere necessarie in tempi adeguati.
Poiché a partire dal 2026 il Cantone dovrà procedere a una nuova pianificazione ospedaliera per la medicina stazionaria acuta, il Dipartimento di giustizia, sicurezza e sanità (DGSS) ha incaricato la società di audit KPMG di elaborare previamente fatti a destinazione della politica.
Prime basi decisionali per la pianificazione ospedaliera 2026
Le strutture delle regioni di assistenza sanitaria grigionesi, nella misura in cui non esistano già, si trovano in fase di realizzazione. In relazione alla situazione dell'assistenza si riscontrano tuttavia diverse difficoltà: da un lato gli ospedali del Cantone dei Grigioni fanno sempre più fatica a finanziarsi per mezzo dell'offerta di prestazioni attuale. D'altro lato si trovano ad affrontare sfide operative, ad esempio a causa della carenza di specialisti. Inoltre nelle regioni l'assistenza (d'emergenza) da parte di medici di famiglia è a rischio.
Calcoli sulla base di uno scenario con riduzione delle prestazioni
Nell'analisi sono stati esaminati gli effetti dell'offerta stazionaria e ambulatoriale sul conto economico degli ospedali. La KPMG si è basata sullo scenario secondo cui nei cinque ospedali regionali analizzati si verifica una concentrazione delle prestazioni sulla medicina interna nonché sulle prestazioni sanitarie chirurgiche ambulatoriali (clinica diurna). Interventi chirurgici che richiedono un'ospedalizzazione stazionaria non verrebbero più eseguiti. Di conseguenza, in questo scenario l'offerta di prestazioni dei cinque ospedali regionali oggetto di analisi verrebbe ridotta escludendo la chirurgia stazionaria e l'ostetricia.
Riflessioni alla base di questo scenario: se gli ospedali devono tenere le sale operatorie e il personale corrispondente a disposizione 24 ore su 24, ciò si traduce in costi d'esercizio elevati. Ad esempio, nel settore dell'ostetricia oltre alla levatrice deve essere a disposizione anche un team di chirurgia e di anestesia. Se tali prestazioni di base fisse non devono essere fornite, è possibile ridurre i costi.
La riduzione dell'offerta ha conseguenze diverse sugli ospedali
Dall'analisi è emerso quanto segue: se il ventaglio di prestazioni verrà ridotto in tutti e cinque gli ospedali, ciò comporterà grandi differenze nei risultati d'esercizio. Eliminare le prestazioni di chirurgia stazionaria e ostetricia avrebbe sì effetti positivi per quanto riguarda i costi, al contempo però avrebbe anche effetti negativi per quanto riguarda le entrate. Una riduzione dell'offerta avrebbe conseguenze complessivamente positive sulla situazione finanziaria di due ospedali. Altri due ospedali registrerebbero conseguenze negative. Un ospedale non avrebbe quasi nessuna conseguenza.
Pertanto, la KPMG non individua nel ventaglio di prestazioni la ragione principale delle perdite. Per migliorare il risultato occorre piuttosto esaminare potenziali di ottimizzazione alternativi. La società di audit raccomanda pertanto agli ospedali in questione di esaminare approfonditamente le strutture economico-aziendali e di adeguare infine la loro offerta di prestazioni al rispettivo contesto e mercato.
Regioni di assistenza sanitaria confrontate a sfide diverse
Il DGSS prende atto dei risultati dell'analisi della KPMG. «L'analisi mostra chiaramente quanto siano diverse le sfide cui devono far fronte gli enti responsabili degli ospedali nelle singole regioni di assistenza sanitaria», ha dichiarato il Consigliere di Stato Peter Peyer, direttore del Dipartimento di giustizia, sicurezza e sanità. Il Cantone si impegna a sostenere i comuni nell'attuazione delle regioni di assistenza sanitaria in modo tale che la popolazione nelle regioni abbia in fin dei conti a disposizione un'assistenza sanitaria e d'emergenza da un'unica fonte, come previsto dalla legge sulla cura degli ammalati.
Il Cantone ha messo a disposizione degli ospedali i risultati dell'analisi della KPMG. Spetta agli enti responsabili dei singoli ospedali, vale a dire ai comuni della rispettiva regione di assistenza sanitaria, decidere se e a quali adeguamenti strutturali ed economico-aziendali dovranno procedere gli ospedali nonché se dovranno adeguare la loro offerta di prestazioni.
Allegati:
Persona di riferimento:
Consigliere di Stato Peter Peyer, direttore del Dipartimento di giustizia, sicurezza e sanità. Le richieste sono coordinate da Ursina Trautmann, responsabile della comunicazione del Dipartimento di giustizia, sicurezza e sanità, tel. +41 79 712 51 57, e‑mail Medienstelle@djsg.gr.ch.
Organo competente: Dipartimento di giustizia, sicurezza e sanità