La Commissione strategica e di politica statale sostiene la riforma dei comuni e la riforma territoriale
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La Commissione strategica e di politica statale del Gran Consiglio ha discusso in via preliminare il rapporto e il messaggio relativi alla riforma dei comuni e alla riforma territoriale. Essa accoglie favorevolmente l'intento del Governo di adeguare alle esigenze odierne le strutture statali del Cantone dei Grigioni. Quale secondo affare la Commissione ha trattato il messaggio concernente l'iniziativa popolare cantonale "Per nomine più eque in Gran Consiglio" (iniziativa per l'introduzione del sistema proporzionale) e ha licenziato l'affare a destinazione del Gran Consiglio, dando seguito alle proposte del Governo. Il Gran Consiglio discuterà i due affari nella sessione di febbraio 2011.
In occasione di due giornate di sedute, presiedute dal granconsigliere Urs Marti e svoltesi alla presenza del Presidente del Governo Martin Schmid, la Commissione strategica e di politica statale ha discusso in via preliminare il rapporto e il messaggio concernenti la riforma dei comuni e la riforma territoriale e li ha approvati a destinazione del Gran Consiglio.
La Commissione saluta la volontà del Governo di orientare in modo coerente le strutture dello Stato alle attuali e future esigenze di adempimento dei compiti, nonché di rafforzare la capacità di prestazione, la capacità di autofinanziamento e la responsabilità propria dei comuni politici, affinché possano adempiere ai loro compiti nel modo più autonomo possibile, prossimo al cittadino, efficace ed economico. La Commissione sostiene altresì l'intento del Governo di migliorare i presupposti per la necessaria nuova impostazione della perequazione finanziaria intercantonale e di semplificare le strutture a livello regionale, ciò che aumenterebbe la trasparenza e la sicurezza giuridica e migliorerebbe i presupposti per l'adempimento regionale dei compiti.
Secondo la Commissione, con gli attuali 178 comuni politici indipendenti, 39 circoli, 11 distretti, 13 organizzazioni regionali e oltre 400 corporazioni intercomunali, il Cantone dei Grigioni è sovrastrutturato. Queste strutture statali sono pressoché invariate da circa 160 anni. Negli ultimi anni sono però costantemente e sensibilmente aumentati il numero e la complessità dei compiti che comuni e altri enti responsabili di compiti pubblici devono svolgere. Senza un radicale e vasto adeguamento alla mutata situazione, in futuro questi compiti non potranno più essere svolti in modo efficace, adeguato e prossimo al cittadino. In particolare i comuni piccoli e molto piccoli manifestano sempre maggiore difficoltà a svolgere in autonomia compiti comunali fondamentali.
Per quanto riguarda il settore del livello statale intermedio (circoli, distretti e organizzazioni regionali), ovvero dell'adempimento di compiti regionali, negli ultimi anni i compiti sono sensibilmente mutati, segnatamente a seguito delle riforme della giustizia. Altri cambiamenti risultano in parte anche dagli sviluppi a livello di Confederazione. La revisione già decisa a livello federale del vigente diritto tutorio, lo sviluppo economico regionale, il settore delle esecuzioni e dei fallimenti, il settore dello stato civile e il settore della giustizia richiedono ad esempio unità amministrative più grandi, per poter svolgere i compiti in modo ordinato e conforme al diritto. La Commissione propone perciò di suddividere il territorio cantonale in otto – undici regioni.
La Commissione è anche favorevole alla strategia di attuazione prevista dal Governo, con il sostegno ad aggregazioni comunali decise dal basso secondo il principio bottom-up e con una riforma territoriale a livello intermedio secondo il principio top-down.
Dopo un'intensa e approfondita discussione, la Commissione è entrata senza opposizioni nel merito dell'affare e ha licenziato a destinazione del Gran Consiglio le decisioni di principio e le revisioni di legge proposte, in parte con completamenti e modifiche.
L'iniziativa per l'introduzione del sistema proporzionale va dichiarata nulla
Per quanto riguarda l'iniziativa popolare "Per nomine più eque in Gran Consiglio" (iniziativa per l'introduzione del sistema proporzionale), dopo aver deciso all'unanimità di procedere alla deliberazione di dettaglio, la Commissione ha dovuto confrontarsi unicamente con i requisiti giuridici per la validità o la nullità dell'iniziativa. Sulla base della prassi del diritto federale, anche per la Commissione è indubbio che l'iniziativa va dichiarata nulla. In questo senso la Commissione ha licenziato a destinazione del Gran Consiglio anche questo affare.
Questi due affari verranno presentati per il dibattito al Gran Consiglio nella sessione di febbraio 2011.
Persona di riferimento:
Urs Marti, presidente della Commissione strategica e di politica statale, tel. 079 213 12 80
Organo: Commissione strategica e di politica statale
Fonte: it Commissione strategica e di politica statale
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