Comunicato del Governo del 5 novembre 2020
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Il Governo ha approvato un blocco dei lavori di inventariazione degli oggetti degni di protezione. Inoltre ha dato il via libera all'adeguamento della ristrutturazione della riva sud del lago di Poschiavo.
Blocco dell'inventariazione di oggetti degni di protezione
Il Servizio monumenti dei Grigioni allestisce
e gestisce inventari cantonali di oggetti degni di protezione, come ad esempio
siti caratteristici di carattere eccezionale, gruppi di edifici di importanza
storica o costruzioni singole di valore artistico. L'inserimento di questi
cosiddetti oggetti da proteggere in un inventario cantonale si basa su criteri
come rarità, diversità, esposizione a pericoli, valori estetici, ubicazione,
dimensioni, funzione ecologica e importanza scientifica. Durante la sessione di
febbraio 2019 e la sessione di dicembre 2019 il Gran Consiglio ha indirizzato
al Governo due incarichi che affrontano la tematica degli inventari cantonali
(incarichi Bigliel
e Crameri).
Tra l'altro occorre verificare se sia eventualmente opportuno procedere a un
blocco o a una sospensione dei lavori di inventariazione fino a quando gli
incarichi non saranno stati attuati.
Tenendo conto di questi incarichi, dopo aver
preso in esame la situazione e con lo scopo di adottare misure immediate, il
Servizio monumenti in veste di servizio competente ha avviato iniziative volte
a evitare lavoro supplementare o doppioni in ottica futura nonché a prevenire
malintesi. Fino a quando la situazione giuridica non sarà stata chiarita, i
lavori di inventariazione si limiteranno quindi principalmente ad attività
interne. Ciò significa un blocco dell'elaborazione di liste d'inventario.
Tuttavia il Governo rinuncia a sospendere l'attività di inventariazione fino a
quando gli incarichi Bigliel
e Crameri
non saranno stati attuati.
Il Servizio monumenti dei Grigioni allestisce e gestisce inventari
cantonali di oggetti degni di protezione, come ad esempio siti caratteristici
di carattere eccezionale, gruppi di edifici di importanza storica o costruzioni
singole di valore artistico.
La ristrutturazione della riva sud del lago di Poschiavo sarà modificata
In Valposchiavo la Repower SA gestisce le
centrali Palü, Cavaglia e Robbia nonché Campocologno I e II. La Repower SA
intende potenziare gli impianti in Valposchiavo. Il progetto
"Lagobianco" prevede quale elemento centrale la costruzione di una
nuova centrale ad accumulazione e pompaggio da 1000 MW nonché il rinnovo e la
prosecuzione dell'esercizio degli impianti idroelettrici esistenti. La nuova
concezione non contempla l'ulteriore esercizio della centrale Palü. Il progetto
parziale "Mir‑3" con il rinnovo delle costruzioni a e intorno a
Miralago, situate sulla riva sud del Lago di Poschiavo, costituisce parte
integrante del progetto "Lagobianco" approvato in via definitiva.
In relazione al rinnovo di queste costruzioni
il Governo ha approvato una domanda della Repower SA. La domanda della Repower SA mira a una modifica della licenza edilizia concessa per la ristrutturazione
della riva a Miralago. In conformità a quest'ultima, per il riempimento deve
essere utilizzato materiale dallo scavo della caverna della centrale ad
accumulazione e pompaggio per un volume di circa 140 000 metri cubi.
Poiché la costruzione della centrale ad accumulazione e pompaggio è stata
rinviata, ma la Repower SA rimane comunque vincolata ai termini fissati per la
ristrutturazione della riva, attualmente manca il materiale di scavo
necessario. Ciò comporta una riduzione del riempimento nonché una modifica
della ristrutturazione della riva. Tuttavia se la centrale ad accumulazione e
pompaggio verrà realizzata in un secondo momento, è previsto che la
ristrutturazione della riva venga ampliata ovvero attuata nella misura
originariamente approvata.
© Arch.
Aurelio Galfetti
In Valposchiavo la Repower SA gestisce le centrali Palü, Cavaglia e
Robbia nonché Campocologno I e II. La Repower SA intende potenziare gli
impianti in Valposchiavo.
Abrogata l'ordinanza sui certificati di buona condotta
Il Governo ha abrogato l'ordinanza sui
certificati di buona condotta emanata nell'agosto del 1992. Sia il diritto
federale sia quello cantonale prevedono numerose norme che richiedono una buona
reputazione per poter esercitare una determinata attività o per essere ammessi
a un esame. Nella prassi però un certificato di buona condotta viene richiesto
di rado, dato che per la maggior parte quest'ultimo contiene le medesime
informazioni riportate in un estratto del casellario giudiziale. Di norma le
competenti autorità di autorizzazione e di ammissione pregano perciò i richiedenti
di dimostrare la loro buona reputazione mediante altri mezzi di prova. In
futuro le autorità di autorizzazione o di ammissione potranno ottenere le
informazioni necessarie per accertare la buona reputazione con una semplice
lettera indirizzata al comune.
In futuro le autorità di autorizzazione o di ammissione potranno
ottenere le informazioni necessarie per accertare la buona reputazione con una
semplice lettera indirizzata al comune.
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Organo: Governo
Fonte: it Cancelleria dello Stato dei Grigioni