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Il Governo ha approvato un blocco dei lavori di inventariazione degli oggetti degni di protezione. Inoltre ha dato il via libera all'adeguamento della ristrutturazione della riva sud del lago di Poschiavo.

Blocco dell'inventariazione di oggetti degni di protezione

Il Servizio monumenti dei Grigioni allestisce e gestisce inventari cantonali di oggetti degni di protezione, come ad esempio siti caratteristici di carattere eccezionale, gruppi di edifici di importanza storica o costruzioni singole di valore artistico. L'inserimento di questi cosiddetti oggetti da proteggere in un inventario cantonale si basa su criteri come rarità, diversità, esposizione a pericoli, valori estetici, ubicazione, dimensioni, funzione ecologica e importanza scientifica. Durante la sessione di febbraio 2019 e la sessione di dicembre 2019 il Gran Consiglio ha indirizzato al Governo due incarichi che affrontano la tematica degli inventari cantonali (incarichi Bigliel e Crameri). Tra l'altro occorre verificare se sia eventualmente opportuno procedere a un blocco o a una sospensione dei lavori di inventariazione fino a quando gli incarichi non saranno stati attuati.
Tenendo conto di questi incarichi, dopo aver preso in esame la situazione e con lo scopo di adottare misure immediate, il Servizio monumenti in veste di servizio competente ha avviato iniziative volte a evitare lavoro supplementare o doppioni in ottica futura nonché a prevenire malintesi. Fino a quando la situazione giuridica non sarà stata chiarita, i lavori di inventariazione si limiteranno quindi principalmente ad attività interne. Ciò significa un blocco dell'elaborazione di liste d'inventario. Tuttavia il Governo rinuncia a sospendere l'attività di inventariazione fino a quando gli incarichi Bigliel e Crameri non saranno stati attuati.

Denkmalgeschützte Palazzi in Poschiavo Denkmalgeschützter Stall in Masans

Il Servizio monumenti dei Grigioni allestisce e gestisce inventari cantonali di oggetti degni di protezione, come ad esempio siti caratteristici di carattere eccezionale, gruppi di edifici di importanza storica o costruzioni singole di valore artistico.

La ristrutturazione della riva sud del lago di Poschiavo sarà modificata

In Valposchiavo la Repower SA gestisce le centrali Palü, Cavaglia e Robbia nonché Campocologno I e II. La Repower SA intende potenziare gli impianti in Valposchiavo. Il progetto "Lagobianco" prevede quale elemento centrale la costruzione di una nuova centrale ad accumulazione e pompaggio da 1000 MW nonché il rinnovo e la prosecuzione dell'esercizio degli impianti idroelettrici esistenti. La nuova concezione non contempla l'ulteriore esercizio della centrale Palü. Il progetto parziale "Mir‑3" con il rinnovo delle costruzioni a e intorno a Miralago, situate sulla riva sud del Lago di Poschiavo, costituisce parte integrante del progetto "Lagobianco" approvato in via definitiva.
In relazione al rinnovo di queste costruzioni il Governo ha approvato una domanda della Repower SA. La domanda della Repower SA mira a una modifica della licenza edilizia concessa per la ristrutturazione della riva a Miralago. In conformità a quest'ultima, per il riempimento deve essere utilizzato materiale dallo scavo della caverna della centrale ad accumulazione e pompaggio per un volume di circa 140 000 metri cubi. Poiché la costruzione della centrale ad accumulazione e pompaggio è stata rinviata, ma la Repower SA rimane comunque vincolata ai termini fissati per la ristrutturazione della riva, attualmente manca il materiale di scavo necessario. Ciò comporta una riduzione del riempimento nonché una modifica della ristrutturazione della riva. Tuttavia se la centrale ad accumulazione e pompaggio verrà realizzata in un secondo momento, è previsto che la ristrutturazione della riva venga ampliata ovvero attuata nella misura originariamente approvata.

Visualisierung Seeufer Miralago

© Arch. Aurelio Galfetti

In Valposchiavo la Repower SA gestisce le centrali Palü, Cavaglia e Robbia nonché Campocologno I e II. La Repower SA intende potenziare gli impianti in Valposchiavo. 

Abrogata l'ordinanza sui certificati di buona condotta

Il Governo ha abrogato l'ordinanza sui certificati di buona condotta emanata nell'agosto del 1992. Sia il diritto federale sia quello cantonale prevedono numerose norme che richiedono una buona reputazione per poter esercitare una determinata attività o per essere ammessi a un esame. Nella prassi però un certificato di buona condotta viene richiesto di rado, dato che per la maggior parte quest'ultimo contiene le medesime informazioni riportate in un estratto del casellario giudiziale. Di norma le competenti autorità di autorizzazione e di ammissione pregano perciò i richiedenti di dimostrare la loro buona reputazione mediante altri mezzi di prova. In futuro le autorità di autorizzazione o di ammissione potranno ottenere le informazioni necessarie per accertare la buona reputazione con una semplice lettera indirizzata al comune.

In futuro le autorità di autorizzazione o di ammissione potranno ottenere le informazioni necessarie per accertare la buona reputazione con una semplice lettera indirizzata al comune.

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Organo: Governo
Fonte: it Cancelleria dello Stato dei Grigioni