Nel corso di tre sedute, la Commissione per l'ambiente, i trasporti e l'energia (CATE) del Gran Consiglio ha discusso in via preliminare a destinazione del Gran Consiglio il progetto del Governo relativo al piano d'azione Green Deal. Il complesso messaggio è stato oggetto di discussioni approfondite e in parte controverse.
Il 5, il 13 e il 19 marzo 2025, sotto la direzione del vicepresidente Giovanni Jochum e in presenza del Consigliere di Stato Jon Domenic Parolini, direttore del Dipartimento dell'educazione, cultura e protezione dell'ambiente, la CATE ha discusso in via preliminare il messaggio del Governo relativo alla seconda tappa del piano d'azione Green Deal. Il progetto è incentrato su una nuova legge che disciplina le condizioni quadro di diverse misure per la protezione del clima nonché il relativo finanziamento fino al 2050 (cfr. comunicato stampa del 28.01.2025).
Discussioni approfondite
Dopo una decisione unanime di entrata in materia, per due giorni e mezzo la CATE ha discusso l'affare in modo approfondito e in parte controverso. Il protocollo approvato dalla CATE a destinazione del Gran Consiglio è quindi differenziato: in molti punti la Commissione sostiene il progetto in modo compatto, altre posizioni rimangono controverse anche dopo il dibattito preliminare e in merito ad alcune disposizioni la CATE sottopone al Gran Consiglio all'unanimità delle proposte di miglioramento.
«Promuovere anziché pretendere» e rafforzare l'innovazione
La Commissione sostiene all'unanimità la proposta di finanziamento delle misure attraverso un finanziamento speciale protezione del clima. Secondo la CATE, questo strumento garantisce la necessaria flessibilità, senza che la possibilità di gestione del Gran Consiglio nel quadro della sua sovranità sul preventivo venga limitata. Rimane controverso il modo in cui debba essere alimentato questo finanziamento speciale. Le opinioni sono talora nettamente divergenti sia per quanto riguarda il capitale iniziale sia per quanto riguarda l'afflusso continuo dei mezzi. La Commissione è d'accordo sul fatto che il finanziamento speciale debba essere riesaminato ogni otto anni per quanto riguarda necessità, opportunità ed efficacia.
Finanziamento speciale incontestato
La Commissione sostiene all'unanimità la proposta di finanziamento delle misure attraverso un finanziamento speciale protezione del clima. Secondo la CATE, questo strumento garantisce la necessaria flessibilità, senza che la possibilità di gestione del Gran Consiglio nel quadro della sua sovranità sul preventivo venga limitata. Rimane controverso il modo in cui debba essere alimentato questo finanziamento speciale. Le opinioni sono talora nettamente divergenti sia per quanto riguarda il capitale iniziale sia per quanto riguarda l'afflusso continuo dei mezzi. La Commissione è d'accordo sul fatto che il finanziamento speciale debba essere riesaminato ogni otto anni per quanto riguarda necessità, opportunità ed efficacia.
Il Gran Consiglio tratterà il progetto nella sessione di aprile 2025.
Persona di riferimento:
Giovanni Jochum, vicepresidente della Commissione per l'ambiente, i trasporti e l'energia, tel. +41 79 222 04 34 (raggiungibile tra le ore 14:00 e le ore 16:00), e‑mail gio.jochum@gmail.com
Organo competente: Gran Consiglio / Commissione per l'ambiente, i trasporti e l'energia